La faglia

 

   

Ho vissuto un amore

in una faglia dello spaziotempo

noi e tutt'intorno prati, campi, colline, fiumi, montagne e fili d'erba

 

nessun contatto

con la quotidianità umana e con la sua realtà

vivevamo in un laboratorio alchemico, un sistema isolato con l'entropia in continuo aumento

 

tu

non avevi nome, non avevi età, non avevi forma

io ti guardavo e vedevo i mondi in cui eterea danzavi disegnando a ogni passo i tuoi contorni

 

ho avuto la certezza

che tutto ciò era veramente successo

solo quando l'algoritmo si è concluso, sei anni dopo il suo inizio

 

ora

che il sistema si è aperto

e che il laboratorio alchemico si è chiuso

i nomi, le età, le forme attraversano spavalde lo spazio e il tempo

le guardo e inorridisco di fronte all'ostentazione di tanta banale e insulsa povertà

 

 

ho avuto tutto, non mi serve altro

sono infinitamente grato per il dono che mi è stato concesso

e lascio che la processione degli irrisolti altrui sfili lenta e mesta al di là del mio cancello.