La giornata
Apro gli occhi alle 4.00
pranzo alle 10.00 - cena alle 16.00
chiudo gli occhi alle 20.00
il glaucoma ora detta legge
non vedo più in alto né ai lati
solo in centro e appena un po' in basso
niente più tornio
con cui davo forma alle mie visioni
dodici ore al giorno senza stancarmi
niente più auto
anche solo pochi chilometri
sono un rischio per me e per gli altri
niente più computer
devo spegnere dopo cinque minuti
il fuoco negli occhi m'impone di farlo, e in fretta
niente più lenti
né per vicino né per lontano
la vista è subito stanca, non tollera più la definizione
è una prigione
in cui mi sono rinchiuso?
è l'ultima opportunità
che ho offerto a me stesso?
è il rifiuto
di ogni ulteriore progetto?
è la rinuncia
a risolvere il koan?
è la punizione
che mi sono inflitto per le scelte non fatte?
è l'imposizione
all'osservanza del silenzio e dell'immobilità?
è l'ammissione
dell'incapacità di vivere una vita reale?
è l'attestazione
della mia impotenza ad amare?
mi hai detto
smettila di piagnucolare e tirati su le maniche
ma non ho più mani, non ho più braccia
non ho più nulla che io voglia o sappia stringere a me
altri agiscano, realizzino, operino
io ho concluso.