Le grida

 

   

Ho dovuto

uscire di tana

annuale controllo di una vista appassita.

 

Città di luci, gente, rumori

lo sguardo basso

troppo di tutto.

 

Prima un sussurro

tornare a casa

poi un grido

tornare a casa tornare a casa tornare a casa

sempre più forte sempre più forte sempre più forte

qualcuno si ferma mi guarda mi parla

ha bisogno d'aiuto?

 

Corro

corro a cercare

nell'enorme parcheggio

la mia vecchia auto

saggia di vita

lei sa ritrovare la strada di casa.

 

I fari di notte

sono occhi di draghi

spavaldi, sicuri, reali.

 

Come fa la gente

a cavalcare il mostro

senza temerne le fiamme

senza bruciarsi

senza perire?

 

Il cancello si chiude dietro di me.

Sono salvo.